ROMA – Greenpeace e The Blue Dream Project raccolgono l’allarme lanciato dal mare e dalle sue creature con il Tour “MAYDAY SOS Plastica”: una spedizione di ricerca, monitoraggio e documentazione sull’inquinamento da plastica presentata oggi ad Ostia nel corso di una conferenza stampa. Dall’inizio dell’anno sono ben sei i capodogli spiaggiati sulle coste italiane. L’ultimo caso risale a poche ore fa: un cetaceo è stato trovato morto sulla spiaggia di Palermo, poco distante da un altro che si era spiaggiato venerdì scorso a Cefalù con lo stomaco pieno di plastica. A fine marzo, a Porto Cervo era stata trovata una femmina di capodoglio gravida con ben 22 chili di plastica nello stomaco.
IL TOUR - Il tour si concentrerà nel Mar Tirreno Centrale, un’area marina di particolare importanza per il patrimonio di biodiversità e potenzialmente esposta a fenomeni di accumulo di materie plastiche. La spedizione, della durata di tre settimane, toccherà sia alcune aree marine protette (Ventotene, il Regno di Nettuno-Ischia, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Arcipelago Toscano) che zone fortemente colpite dall’inquinamento e si concluderà l’8 giugno all’Argentario, in occasione della Giornata mondiale degli Oceani.
IL COMMENTO - «L’inquinamento da plastica ha raggiunto proporzioni ormai inaccettabili. Nelle prossime settimane navigheremo per monitorare il suo impatto sugli ecosistemi marini: dalla foce dei fiumi, come Tevere e Sarno, che spesso sono le strade dei rifiuti verso il mare, seguiremo le rotte dei cetacei, particolarmente abbondanti nell’area e sempre più colpiti dall’inquinamento da plastica, fino ai potenziali vortici di accumulo generati dalle correnti marine», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.
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