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Gualtieri: "Politiche di bilancio espansive, basta austerità"

Gualtieri: "Politiche di bilancio espansive, basta austerità"

Espressosi sulla nuova manovra economica, il ministro ha anche sottolineato la volontà del governo a non effettuare un nuovo lockdown

di Maria Chiara Fantauzzi

ROMA - Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri a Che tempo che fa su Rai3 si è espresso sulla nuova manovra approvata.

LA NUOVA MANOVRA - “Con la nuova manovra approvata abbiamo rafforzato le misure per sostenere i settori più colpiti dalla crisi, ma questo lo faremo soprattutto con un decreto che vareremo tra poco per accompagnare queste misure di cui parlerà il Presidente del Consiglio e garantire il sostegno necessario a tutti i settori oggetto di misure più restrittive. Nella manovra ci saranno 5 miliardi per la cassa integrazione, 4 miliardi per un fondo finalizzato ai ristori di quei settori economici che anche quando ci sarà una diminuzione dei contagi avranno subito un impatto molto forte dalla vicenda Covid. Questo prosegue il lavoro fatto in questi mesi, che ha consentito di proteggere imprese, famiglie e lavoratori in misura molto significativa; ma è una manovra che guarda molto al futuro e alla ripartenza da due grandi assist: da una parte il welfare, finanziando scuola, sanità e università che sono i capisaldi del nostro sistema sociale; dall’altro lato molto lavoro, investimenti, imprese economiche”.

SULLE MISURE PROROGATE E QUELLE IN ARRIVO - “La manovra è espansiva, non dobbiamo fare gli errori del passato, questa volta l’Italia deve rispondere con politiche di bilancio espansive, dobbiamo evitare la ricetta dell’austerità che ha fatto sì che l’altra volta la crisi economica si trascinasse per anni; un cambio epocale, insieme ai comuni coordinati a livello globale e la decisione dell’Europa di finanziarli con gli eurobond. Cose che sembravano distanti, solo per sognatori solo fino a qualche mese fa e ora invece patrimonio comune. Con queste risorse facciamo due cose: prolunghiamo misure necessarie, era giusto proteggere lavoratori, famiglie, imprese, quindi aver dato cassa integrazione a tutti i lavoratori era necessario. Proroghiamo, grazie a una decisione dell’Europa di pochi giorni fa, tutte le misure straordinarie di sostegno alla liquidità; tutto questo durerà altri 6 mesi per dare maggiore respiro alle nostre imprese. Poi ci sarà questo fondo di ristori di 4 miliardi. Altra dimensione importante, l’impegno straordinario per la sanità, una cosa che ha contraddistinto il nostro governo dall’inizio. Abbiamo invertito un trend che purtroppo durava da molto tempo, abbiamo aumentato le risorse per la sanità pubblica e continuiamo a farlo con questa legge di bilancio, con circa 4 miliardi a cui si aggiungeranno le risorse del Recovery Plan. A queste poi si aggiungeranno le risorse del fondo Next Generation EU. Con una parte di queste risorse finanzieremo anche l’acquisto di vaccini e proseguiremo il lavoro di finanziamento della ricerca, anche per le terapie al Coronavirus”.

SULLA MANCANZA DI ALCUNI DECRETI ATTUATIVI - “A dispetto di alcune statistiche, tra tutte le misure varate ce ne sono solo alcune cui mancano misure attuative; ci sono stati alcuni ritardi, come la cassa integrazione. La macchina dello Stato italiano si trascina una serie di problemi non da poco tempo. Nel complesso ne siamo usciti bene, anche nel confronto internazionale, le nostre misure sono arrivate a terra quasi tutte. Questo spiega i dati dell’economia migliori delle nostre previsioni e i dati dell’economia italiana nel terzo trimestre ha fatto questo famoso rimbalzo di cui io parlavo da qualche mese e accolto da un certo scetticismo ma ora riconosciuto da tutti. Certo, io stesso mi sono trovato di fronte a procedure un po’ barocche; ho scoperto ad esempio che il meccanismo con cui tradizionalmente si attribuiscono i soldi per investimenti è complicatissimo, ci vogliono mesi dallo stanziamento nella legge di bilancio alla loro distribuzione. Me ne sono reso conto io stesso quest’anno. Nella legge di bilancio il nuovo fondo da 50 miliardi di investimenti lo ripartiamo direttamente alle amministrazioni così dal 1° gennaio sono in grado di spenderli. L’Italia complessivamente ha dato una buona prova. Anche sul fronte sanitario ci sono stati ritardi, errori, limiti, ma nel confronto internazionale il sistema sanitario italiano si è dimostrato di straordinaria efficacia e noi non abbiamo mai fatto mancare le risorse”.

SU ASSUNZIONI E LICENZIAMENTI - “Il blocco dei licenziamenti era già in esaurimento a novembre, con questa manovra abbiamo deciso di prolungarlo fino alla fine dell’anno, abbiamo avviato un dialogo coi sindacati. Vedremo come collegarlo all’evoluzione della pandemia. Tutti coloro che usufruiranno della cassa integrazione Covid straordinaria anche nel 2021 non potranno licenziare. Ulteriori spostamenti di questa data saranno oggetto di una riflessione comune, insieme ai sindacati, e che ci vedrà molto attenti alla protezione dei lavoratori. Non basta proteggere, occorre creare lavoro. Le ricette sono 2: investimenti, pubblici e privati, unica chiave per una ripresa duratura e sostenibile, che ci orienti verso la sostenibilità, innovazione, digitale; dall’altra dobbiamo incentivare le assunzioni, per questo per 3 anni tutti i giovani fino a 35 anni che saranno assunti avranno i contributi previdenziali pagati dallo Stato e non dalle imprese. In tutto il Mezzogiorno abbiamo già avviato e finanziamo ora strutturalmente una fiscalità di vantaggio a favore delle assunzioni”.

SUL REDDITO DI CITTADINANZA - “Tre le soluzioni: abbiamo già avviato riduzione del carico fiscale sul lavoro, dall’1 luglio le buste paga sono aumentate; evitare il dumping sociale, salariale e fiscale, è una questione che va affrontata a livello europeo, bisogna evitare che in alcuni Paesi si paghino troppe poco tasse e si faccia concorrenza sleale, costruire un salario minimo europeo; la terza misura, più importante, rendere il Paese più forte investendo e dandogli la possibilità di crescere nella fascia alta, nella specializzazione tecnologica e produttiva; questa è la vera garanzia per avere salari più alti. Gli investimenti devono essere orientati nella ricerca, innovazione, sostenibilità. Il nostro Paese può fare molto di più. Finora è riuscito a raggiungere livello straordinari anche di competitività delle sue imprese con un livello troppo basso di investimenti. Noi vogliamo rafforzare moltissimo questa componente innovativa degli investimenti, pubblici e privati, per invitare il nostro sistema a fare quel salto di qualità che è l’unica garanzia per avere salari più alti”.

UN NUOVO LOCKDOWN? - “Non vogliamo un nuovo lockdown, pensiamo di poterlo evitare. Per evitarlo è fondamentale massima attuazione di tutte le misure di contenimento già varate e oggi verranno rafforzate. Sono misure mirate per prevenire e impedire un nuovo lockdown, in attesa del vaccino, che arriverà, ma la strada da qui al vaccino è il momento più difficile, l’ultimo miglio che dobbiamo percorrere insieme con uno straordinario impegno comune”.

SU IPOTESI DI RITARDI DEL RECOVERY FUND O SU UNA CIFRA RIVALUTATA AL RIBASSO - “Lo escludo assolutamente, la cifra non verrà rivista al ribasso, Italia destinataria di una cifra importante; è un negoziato difficile, ci sono tanti dettagli oggetto di discussione. Noi abbiamo deciso all’unanimità la posizione sul regolamento del recovery fund che è migliorato ancora, siamo usciti anche qui con più risorse perché si è deciso che l’anticipo del 10% sarà non sul 70% ma sul 100% delle risorse”.

SUI LAVORATORI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO - “Sulla cultura e sullo spettacolo ci sono risorse molto significative sia per il 2021, annunciate dal Ministro Franceschini, mentre nel prossimo decreto valuteremo se rafforzare ulteriormente gli interventi. È un mondo particolarmente colpito e fondamentale, dobbiamo proteggerlo e tutelarlo”.

SUL TEMA DELLE DONNE - “Un tema fondamentale, le donne sono le più colpite dalla crisi del Coronavirus ma perché il nostro Paese eredita una situazione di disparità di genere insostenibile; per questo dobbiamo fare tante cose, soprattutto due: liberare le donne dal lavoro di cura, che ricade sulle loro spalle, come dotazione di asili nido a livello dei Paesi scandinavi, noi stanziamo le risorse per il personale nella legge di bilancio per i nuovi asili nido, in quella precedente abbiamo dato la gratuità per la maggioranza delle famiglie italiane e col Recovery Plan stanzieremo il piano per costruire nuovi asili nido. Dall’altra parte, sostenere l’occupazione femminile”.

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