ROMA - Port-au-Prince è in mezzo al caos: diverse centinaia di poliziotti e loro sostenitori hanno manifestato, per lo più incappucciati e armati, nella capitale di Haiti, per protestare contro il governo, chiedere l'aumento dei salari e sollecitare il rilascio di un collega arrestato all’inizio di maggio con le accuse di omicidio, incendio doloso, distruzione di proprietà pubbliche e pericolo per la sicurezza dello Stato. Vari episodi di violenza registrati, tra cui manifestanti in sella alle moto di servizio che sparavano in aria dando minacciando diversi ultimatum alle autorità per il rilascio dell’agente.
LE PROTESTE - Le proteste sono dirette, i particolare, al nuovo direttore generale della polizia nazionale, nominato ad interim ma mai confermato perché non c'è più un parlamento funzionante, e accusato di rapporti privilegiati con il presidente Jovenel Moïse. Ieri, giorno d’escalation delle violenze che vanno ormai avanti da giorni, un gruppo manifestanti ha appiccato il fuoco a diversi veicoli e a un ufficio amministrativo. "La situazione sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti", ha detto all’Afp Renan Hedouville, capo dell’Ufficio per la protezione dei cittadini ad Haiti.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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