ROMA - Chi parla più di una lingua, specialmente tra bambini e adolescenti, sarebbe più favorito ad avere una maggiore presenza di materia grigia e bianca rispetto a chi ne parla una sola. Questo è quello a cui è giunto lo studio, pubblicato su Brain Structure and Function, è stato sviluppato da un gruppo di scienziati dell’Università di Reading e della Georgetown University. Non si tratta del primo studio che mostra come il bilinguismo abbia effetti positivi sulla materia grigia del cervello, ma questo studio sottolinea come questi cambiamenti iniziano già da molto giovani. “La materia grigia nel cervello diminuisce fin dalla tenera età, ma il nostro studio ha scoperto che le aree chiave del cervello mostravano meno contrazione [di materia grigia] nei bilingui rispetto ai monolingue durante lo sviluppo”, spiega Christos Pliatsikas, professore di psicolinguistica dell’Università di Reading che ha guidato lo studio.
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