BRUXELLES - Nonostante la feroce opposizione, la Tunisia è stata aggiunta alla lista nera europea dei paesi terzi ritenuti ad "alto rischio" di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. Nonostante gli intensi sforzi di alcuni deputati, non sono riusciti a raggiungere la maggioranza assoluta di 376 voti necessaria per respingere l'inclusione di Tunisia, Sri Lanka e Trinidad e Tobago nell'elenco dei paesi non UE della Commissione europea che si ritiene abbiano carenze strategiche nel riciclaggio di denaro e legami con il finanziamento del terrorismo.
LA VOTAZIONE - La votazione riflette la divisione in Parlamento sulla questione, con 357 voti a sostegno della mozione, a 283 voti contrari e 26 astensioni. I deputati che hanno presentato la proposta hanno concentrato la loro opposizione sull'inclusione della Tunisia. I deputati ritengono che l'aggiunta del paese nordafricano sia immeritata; che è una fiorente democrazia che ha bisogno di sostegno e che l'elenco non riconosce i recenti passi compiuti per rafforzare il suo sistema finanziario contro l'attività criminale. Gli altri due paesi sono stati inclusi nello stesso atto delegato.
GLI OBBLIGHI - Nell'ambito degli obblighi previsti dalla direttiva antiriciclaggio dell'UE, la Commissione europea è periodicamente obbligata a redigere un elenco di "paesi terzi ad alto rischio". Il Parlamento ha il potere di veto sulla lista nera, che è uno degli strumenti dell'armamentario dell'Unione europea per proteggere il suo sistema finanziario dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento del terrorismo. Tuttavia, per molti mesi, la lista è stata fonte di disaccordo tra la Commissione europea e il Parlamento.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
Leggi l'EditorialeQuesto sondaggio è chiuso.