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I primi 25 anni del premio internazionale Massimo Urbani

I primi 25 anni del premio internazionale Massimo Urbani

Il prestigioso concorso per solisti jazz traguarda la sua XXV edizione

di Giulio Calenne

ROMA - Sono nozze d’argento quelle tra il Premio Internazionale Massimo Urbani, il jazz e la città di Camerino: venticinque anni di storia sonante destinata ad attraversare e segnare la vita di tanti giovani jazzisti, diventati grandi dopo aver scalato il podio della competizione per giovani solisti jazz.   La XXV edizione, organizzata da Musicamdo con l’imprescindibile collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, Marche Jazz Network, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, NUOVO IMAIE, MIBACT, nonché con il supporto di Contram, sarà di scena alla Rocca dei Borgia con le finali del 26 e 27 con una due giorni ricca di musica.

I FINALISTI - Sono in 9 i giovani finalisti che hanno superato la selezione e che ora si apprestano allo step finale per contendersi il titolo del concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli: Lorenzo Bisogno al sax tenore; Riccardo Catria alla tromba; Vincenzo Di Gioia al sax alto; Simone Piero Faedda alla chitarra, borsista selezionato da Nuoro Jazz; Ada Flocco alla voce; Karolis Šarkus al sax alto; Giulio Ottanelli al sax alto; Gianluca Palazzo alla chitarra; Francesco Pio Russo al sax alto.

LA GIURIA - A presiedere la giuria della XXIV edizione sarà Stefano Di Battista, sassofonista tra i più brillante, pendolare del jazz in perenne andirivieni tra Roma e Parigi. Accanto a lui per valutare i finalisti, il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Massimo Moriconi, il pianista Andrea Rea, il sassofonista fratello di Massimo, Maurizio Urbani, il direttore artistico e presidente di MusiCamDo Jazz, Daniele Massimi e il direttore artistico di Fara Music Festival ed Emme Record Label, Enrico Moccia.

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