PISA - Il basilico coltivato in fondo al mare è più verde, più saporito e più ricco di sostanze antiossidanti di quello che cresce sulla terraferma. Questa è la scoperta di un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa, partner dell' “Orto di Nemo”, un progetto partito nel 2012 con il fine di creare un sistema di agricoltura alternativo per le aree in cui è difficile la coltivazione di specie vegetali. Il progetto, promosso da Mestel Safety del gruppo Ocean Reef, società che si occupa di strumentazioni subacquee, è stato realizzato al largo delle coste liguri e tra i protagonisti, ovviamente, non poteva mancare il basilico.
LE BIOSFERE - Il basilico “sottomarino” è stato prodotto in biosfere di metacrilato di alcuni metri di diametro immerse tra i 6 e i 10 metri sotto il livello del mare. Una volta riempite di aria, diventano delle serre ecologiche che si autosostengono. Infatti, sono alimentato da energia rinnovabile e irrigano le piante con l’acqua marina distillata.
I RISULTATI - Dalle analisi si è scoperto che questo basilico è più verde, più aromatizzato e più ricco di sostanze antiossidanti (polifenoli). L’aspetto, invece, sembra essere lo stesso.
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