ROMA - Il progetto Extreme light infrastructure (Eli), prevede un grande laboratorio di ricerca paneuropeo per sviluppare i laser del futuro grazie a un'infrastruttura distribuita su più Paesi. A presiedere il comitato scientifico e' Sandro De Silvestri, docente ordinario di fisica sperimentale al Politecnico di Milano.
IL COMMENTO - De Silvestri ha commentato: «In un certo senso rappresentiamo i due estremi della ricerca in fotonica. Sono molto contento per questo riconoscimento alla carriera, frutto di una nomination partita dai colleghi del dipartimento che mi hanno tenuto all'oscuro fino all'ultimo: una sorpresa che mi fa doppiamente piacere»
IL FUTURO - «E' la prima volta che l'Europa usa fondi strutturali per un'impresa scientifica» precisa De Silvestri. «L'infrastruttura e' distribuita su tre sedi in Ungheria, Romania e Repubblica Ceca e avra' tre filoni di ricerca: la generazione di impulsi laser sempre piu' brevi, la fisica nucleare e la realizzazione di acceleratori di particelle ultracompatti basati sui laser che potranno essere utili pure in medicina. Eli sara' una grande opportunita' , anche per i ricercatori italiani: saranno possibili esperimenti su larga scala inimmaginabili per i laboratori dove siamo abituati a lavorare nelle universita' . E le applicazioni - conclude l'esperto - saranno le piu' disparate: da quelle di fisica fondamentale, come poter seguire il moto degli elettroni in atomi e molecole, a quelle di maggiore impatto sociale legate allo sviluppo di nuove tecnologie per la radioterapia e a quelle piu' esotiche come ripulire l'orbita terrestre dai detriti spaziali, fino al trattamento dei rifiuti radioattivi».
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