BUENO AIRES - Uno studio condotto dal Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) con l'Università Nazionale di San Martin a Buenos Aires, l'azienda farmaceutica Merck KgaA e l'University College di Dublino rileva che il recettore ACE-2 e le proteine 'integrine' presenti sulla membrana delle cellule non solo permettono l'ingresso del virus SarsCoV2, ma potrebbero consentirgli perfino di hackerare i meccanismi di autofagia preposti allo smaltimento dei rifiuti cellulari
LO STUDIO - I ricercatori si sono focalizzati in particolare su brevi sequenze di amminoacidi chiamate SliMs ('Short linear Motifs', motivi lineari corti): «Le SliMs - dice Lucia Chemes dell'Università di Buenos Aires - potrebbero cambiare per accendere o spegnere i segnali per l'ingresso del virus: se trovassimo un modo per controllare questi interruttori grazie ai farmaci, potremmo impedire al virus di entrare nelle cellule». «Se i test clinici provassero l'efficacia di alcuni di questi farmaci contro Covid-19 – conclude il bioinformatico Manjeet Kumar dell'EMBL – potremmo essere a un punto di svolta».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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