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Parlamento Europeo

Il discorso del presidente Antonio Tajani alla Lectio Magistralis Associazione Bancaria Italiana

Dalla Polis alla patria europea

di Giulio Calenne

ROMA - Una parte del discorso del presidente Antonio Tajani alla Lectio Magistralis Associazione Bancaria Italiana, dal nome “Dalla Polis alla patria europea” «Voglio iniziare questa lectio con una nota citazione di Luigi Einaudi: “Milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, (...) sono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno”».

EINAUIDI - «Einaudi ci fa capire una grande verità che va ben al di là della lotta, nata con l’umanità, tra chi intraprende e chi è capace solo di bloccare: fare impresa, essere banchiere, lavorare per realizzare qualcosa, è molto di più che fare soldi. E’ passione. E la passione non si misura con il denaro. E’ voglia di creare, di lottare per un mondo migliore, di essere parte di un progetto più grande. Come nel Vangelo, è fare fruttare i talenti ricevuti».

IL SENSO DI APPARENZA - «Anche il nostro senso di apparenza all’Unione europea va oltre un mercato o una moneta. E’, prima di tutto, un progetto di uomini e donne che riflette un’identità forgiata sulla libertà e sulla dignità della persona».

LE RADICI - «Quest’identità affonda le sue radici in tremila anni di una storia iniziata tra le isole dell’Egeo, lungo le coste del Mediterraneo. Prende forma, tra mito e leggenda, con la rivolta al dominio di Creta, l’uccisione del Minotauro, la bestia della tirannia, da parte di Teseo, futuro re di Atene». «Dopo gli argonauti in viaggio verso terre inesplorate, la leggenda continua con un altro principe greco, quello che forse più di ogni altro incarna l’anima europea».

DA ULISSE ALL’EUROPA - «L’astuto Ulisse, molto più di Achille o Ettore, è il grande eroe dell’epopea di Omero. Protetto da Atena, dea della sapienza, delle arti, delle abilità tecniche e manuali. La dea di chi usa l’intelletto, la creatività per intraprendere». «Dante dedica ad Ulisse alcuni dei suoi versi più belli, sintesi felice dell’Uomo Europeo: “O frati", dissi (....) "Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"».                         

I ROMANI - «Anche i Romani si sono ispirati a un altro eroe della guerra di Troia. Enea, portatore del seme della bellezza di Venere, ispiratrice della passione. Enea, principe di Troia, città protetta da Atena, cerniera tra occidente e oriente».

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