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Il Teatro Palladium apre (virtualmente) le porte alle scuole

Il Teatro Palladium apre (virtualmente) le porte alle scuole

Generazione Selfie, in diretta streaming oggi alle 18 dal canale YouTube della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium

di Silvia de Mari

ROMA - Cento giovani studenti, provenienti da 13 diverse scuole laziali, raccontano attraverso il proprio sguardo artistico il rapporto tra adolescenza e web: questo è Generazione Selfie, in programma per oggi alle ore 18,00 in streaming sul canale YouTube del Teatro Palladium.

L'EVENTO - Durante l’evento online, i ragazzi presenteranno cortometraggi da loro ideati, scritti, interpretati, girati, montati e musicati con l’aiuto dei curatori nel corso dell’omonimo progetto ideato dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium in collaborazione con il DAMS dell’Università Roma Tre e realizzato con il contributo della Regione Lazio nell’ambito degli interventi annuali per favorire l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo, in collaborazione con le istituzioni scolastiche.

LA COLLABORAZIONE - La Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, in questo tempo di sospensione delle attività di spettacolo dal vivo, non ha infatti fermato la sua relazione con le scuole della Regione Lazio, che da sempre è uno dei punti cardine della sua programmazione. Al contrario, l’ha consolidata, anche attraverso la collaborazione del DAMS dell’Università Roma Tre, continuando a coinvolgere numerosi istituti di istruzione superiore in progetti di formazione in ambito artistico.

L'OBIETTIVO - Avvicinare gli studenti alle più varie pratiche creative, nella loro interazione con le discipline del percorso scolastico: questo l'obiettivo principale di Generazione Selfie, che si è svolto totalmente in modalità online su piattaforma Zoom, ponendo nuove sfide ma anche possibilità di sperimentazione attraverso gli strumenti digitali.

I LABORATORI - Il progetto ha infatti coinvolto molti dei settori che caratterizzano la realizzazione di un evento culturale, in modo che ogni ragazzo, orientandosi in base alle proprie inclinazioni personali, potesse scegliere il laboratorio a lui più congeniale: drammaturgia/scrittura, recitazione/danza/musica, ideazione identità grafica di progetto/comunicazione e videomaking.

ADOLESCENTI E WEB - Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio sulle tendenze e comportamenti degli adolescenti, i teenager passano dalle 7 alle 13 ore al giorno sul web: proprio da questo dato parte il nucleo tematico del progetto. Un ragionamento critico sulle conseguenze della relazione tra i giovani e la rete che si è poi sviluppato attraverso l’utilizzo dei linguaggi delle arti performative e sotto la guida di professionisti della scena, dell’audiovisivo e del sociale, anche alla luce delle condizioni di estrema digitalizzazione delle nostre vite imposta dalla pandemia da Covid-19.

I CURATORI - “La restituzione finale del percorso compiuto dai ragazzi non aspira alla compiutezza di una drammaturgia convenzionale, che avrebbe tolto spazio alla ricerca individuale e collettiva”, dichiarano i curatori del progetto. “Ci è sembrato più interessante pensarla e strutturarla come la raccolta di appunti di viaggio, l’esposizione cruda e la giustapposizione di momenti di un processo incompiuto ma vivo, che non si esaurisce tanto nella rappresentazione finale, quanto in un percorso immersivo attraverso gli ambiti professionali trattati, i temi attraversati, i limiti posti dal distanziamento e dalla “virtualità” della relazione e la volontà di superarli.

L'AZIONE ARTISTICA - L’azione artistica, comunque si realizzi, presuppone lo straniamento dello sguardo, cioè l’osservazione del proprio oggetto con occhi diversi, per poterlo meglio comprendere. Noi speriamo che l’interesse di questo progetto possa risiedere in un doppio straniamento, tramite l’opportunità di gettare uno sguardo sulla nostra esistenza attraverso gli occhi di quegli alieni che troppo spesso sono per noi gli adolescenti”.

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