TORINO - Una nuova sedia a rotelle a guida autonoma, intelligente, che l’utente può controllare con la propria voce. Si chiama A.L.B.A. ed è un’invenzione tutta italiana, venuta dall’ingegnere Andrea Segato. A breve ne sarà disponibile un prototipo a disposizione dei pazienti del San Camillo di Torino, ma entro un anno verrà messa in commercio.
L’IDEA - L’intuizione, come spiegato da Segato all’Agi, «risale al 2016, quando l’artrosi al ginocchio ha costretto mia nonna, fino ad allora in grado di camminare autonomamente, a muoversi in carrozzina e a trasferirsi in una casa di cura. Io mi sono messo a cercare una tecnologia che la potesse aiutare, ma non l’ho trovata». Dopo tre anni l’idea è diventata una realtà.
LE INNOVAZIONI - Al momento sono tre le grandi innovazioni tecnologiche di A.L.B.A: la guida con supporto remoto, la ricezione dei messaggi vocali dei pazienti e l’interazione con alcuni ascensori.
LE FUTURE APPLICAZIONI - Oltre che negli ospedali, in futuro il progetto potrebbe essere esteso ad altre realtà, come le stazioni dei treni, gli aeroporti o i musei. A interessarsi al progetto, sin da subito, la GAM, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, che vorrebbe metterla al servizio dei propri visitatori.
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