VENEZIA - Il corso della storia, così come si presenta sotto il concetto di catastrofe non puó in realtá impegnare il pensatore piú che un caleidoscopio in mano a un bambino, nel quale ad ogni rotazione l'intero ben ordinato rovina verso un ordine nuovo. L'immagine ha una sua fondata, buona correttezza. I concetti dei dominatori sono stati ogni volta gli specchi grazie ai quali è venuta a costituirsi l'immagine di un'”ordine”. Deve essere distrutto il caleidoscopio.
I CAMBIAMENTI - La rapidità della mano, la natura a più riprese nervosa del tratto, fanno del disegno la tecnica di illustrazione critica dei graduali – e talvolta irruenti – cambiamenti politici e sociali. Nell'Inghilterra del Settecento William Hogarth raccontò con estremo acume e ironia la società londinese in tutte le sue sfaccettature. Così come Honorè Daumier un secolo dopo analizzò le classi sociali in Francia. Agli inizi del ventesimo secolo Georg Grosz e Otto Dix utilizzarono il disegno come argomentazione politica per una critica sociale. Al pari delle incisioni di Goya, le illustrazioni di Grosz rivelano un'intensa espressività e coscienza politica. Quel che accomuna tutti questi autori è l'uso del disegno come forma di denuncia e di analisi della società a loro contemporanea; come uno strumento artistico capace di esprimere il malessere e la decadenza, così come le differenti possibilità che ogni cambiamento porta con sé.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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