BRUXELLES - Il Parlamento si è opposto all'adesione di "Europa à la carte" e "di seconda classe", in una risoluzione messa ai voti giovedì. I deputati hanno fatto il punto sui diversi livelli di integrazione europea tra gli Stati membri, comunemente denominati "Europa à la carte", "geometria variabile", "Europa a più velocità" o "adesione di prima e seconda classe". Hanno anche fatto diverse raccomandazioni, in modo che la differenziazione serva il progetto europeo, piuttosto che metterlo in pericolo.
NO ALLA FRAMMENTAZIONE - I deputati sono del parere che la differenziazione sia compatibile con l'integrazione europea, poiché a volte è necessaria per avviare nuovi progetti europei e consentire la necessaria flessibilità per portare avanti l'integrazione. Tuttavia, si rifiutano di considerare la differenziazione "come un modo innovativo per il futuro dell'Unione" o una "priorità strategica".
INTEGRAZIONE - Qualsiasi tipo di integrazione differenziata concordata dagli Stati membri dovrebbe essere vista come una "seconda opzione migliore" pragmatica e aperta a tutti gli Stati membri e un passo temporaneo sulla strada verso un policy making più efficace e integrato in un "numero limitato di politiche". In ogni caso, non dovrebbe pregiudicare il "processo di creazione di un'Unione sempre più stretta" o portare a "un'adesione di prima e seconda classe". I deputati mettono in guardia contro il rischio di frammentazione politica e istituzionale e l'eccessiva complessità del processo decisionale che è determinato dalla differenziazione e rendono il sistema dell'UE difficile da comprendere per i cittadini.
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