ROMA - Interrompere il digiuno durante il mese sacro di Ramadan in Marocco non è considerato un gesto da poco, anzi. Ieri pomeriggio sarebbero ben 80 le persone arrestate dalla Polizia per aver trasgredito ai precetti del Corano. Il gruppo, radunato in un bar di Casablanca, era composto principalmente da teenager.
L'ARRESTO - A riportare la notizia sono alcuni quotidiani locali, che parlano anche di diversi video diffusi in rete che mostrano dozzine di ragazzi caricati dalle auto della polizia. Il bar dove è avvenuta la retata si trovava in pieno centro città ed è di proprietà di un cittadino cinese, contro il quale non si conoscono al momento le sanzioni previste. Il locale, sempre secondo quanto riportato da fonti locali, era già al centro dell'attenzione del quartiere, a seguito di diverse denunce pervenute alle autorità per i rumori molesti provenienti dallo stesso.
LA LEGGE - Secondo quanto prevede il codice penale marocchino, in particolare all'articolo 222, interrompere il digiuno in pubblico durante il Ramadan può portare fino a sei mesi di carcere. Si tratta di un problema che ricorre ogni anno, durante ogni Ramadan anche in diverse città del Paese e la legge che viene applicata è tutt'oggi al centro di numerosi dibattiti sul diritto alla laicità e la libertà di scelta.
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