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Iscrizioni tech alle Università di Oristano e Spezia:

Iscrizioni tech alle Università di Oristano e Spezia:

Instagram, TikTok e Chabot per parlare ai giovanissimi

di Bianca Franchi

 

SPEZIA - Contenuti istituzionali che utilizzano linguaggi e canali innovativi, mixando content, ADV e Chatbot per rivolgersi al difficile target degli studenti in un periodo, come quello attuale, caratterizzato da generalizzata ed estrema incertezza. Questo il contesto in cui l’agenzia di web marketing TWOW ha ideato e realizzato le campagne di comunicazione, finalizzate alle nuove iscrizioni, dei due poli universitari di Oristano e Spezia. Una grande sfida sia per l’agenzia, che ha introdotto un mix di azioni strategiche innovative nella declinazione delle campagne - sempre nel rispetto dell’identità specifica di ognuna - sia per le due realtà, entrambe poli distaccati delle rispettive “case madri”: Sassari e Cagliari per UNO - Università di Oristano, Genova per il Polo Universitario Marconi della Spezia. Creatività, canali social, automation e advertising: sono gli ingredienti mixati da TWOW nelle due case study, con opportune differenze nel rispetto delle singole realtà territoriali, mirati a raggiungere il difficile target degli studenti: un target caratterizzato da continue evoluzioni nella modalità di contatto e comunicazione, oltre che da una bassa soglia di attenzione, che si inserisce nell’attuale contesto di emergenza sanitaria, sociale ed economica a livello nazionale e mondiale.

IL CASO - Per il caso di UNO - Università di Oristano è stato studiato nel dettaglio un piano di micro-contenuti social in un palinsesto di otto settimane di pubblicazioni, in cui formati, trend del momento, challenge, tap game e filtri si sono alternati nelle Instagram Stories e su TikTok - tra le prime università in Europa a usarlo - senza perdere di vista la campagna istituzionale. E i dati ne dimostrano l’efficacia: solo su TikTok si registrano 2 milioni di impression e una reach di 750 mila utenti. Considerando i dati nel complesso dei canali utilizzati, sono 1,1 milioni le persone raggiunte, 7,2 milioni le impression, 4,8 milioni le video view. “Noi siamo UNO” è il motto di studenti, docenti e tutto il personale che accompagna UNO fin dalla sua nascita 20 anni fa, per suggerire l’idea di affrontare insieme e uniti il nuovo anno accademico e la vicinanza agli studenti. Un messaggio ancora più forte e rassicurante in questo momento storico, che ha trovato nei canali social un ottimo veicolo di comunicazione sostituendo il classico tour di orientamento alla scelta universitaria nelle scuole sarde - UNOrienta - portato online con successo nella forma del minisito https://unorienta.consorziouno.it/ e degli eventi UNOrienta Live.

LA SPEZIA - Per il caso del Polo Universitario Marconi della Spezia, l’attenzione è stata invece concentrata sul concept creativo con l’ideazione del claim “Un porto sicuro con ampi orizzonti”, che racconta la posizione e la conformazione geografica della città unendo il concetto di sicurezza, fondamentale in questo momento in particolare per il target genitori, e gli orizzonti che si aprono agli studenti che scelgono un percorso di studi d’avanguardia. Il claim è stato utilizzato prima di tutto nel video al centro della campagna, che utilizza un linguaggio visivo molto “tiktokiano” e quindi adatto a un pubblico giovane, e a seguire nelle varie declinazioni online. Paolo Ratto, fondatore di TWOW, racconta la campagna realizzata per il polo spezzino attraverso i primi dati emersi: “La creatività è al servizio delle campagne, poiché di fianco a un obiettivo di awareness c’era ovviamente quello di portare i ragazzi a iscriversi ai corsi: 2,6 milioni di persone raggiunte, +14 milioni di impression, 8 milioni di video views e + 700 leads generati. Le iscrizioni sono ancora aperte ma i primi aggiornamenti ci fanno prevedere numeri uguali o superiori a quelli del 2019, in un anno difficile che pronosticava un -20% a livello nazionale”.

I SOCIAL - La scelta e l’utilizzo dei canali social si affianca ai canali tradizionali (brochure, locandine, etc) e riflette gli strumenti utilizzati dai giovanissimi: Instagram e TikTok in prima linea, ma anche Facebook per informare il target secondario dei genitori e Google per rispondere a ricerche specifiche.

 

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