martedì 25 ottobre 2016 - 08:34

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La Cgia di Mestre conferma: «A causa delle tasse impossibile fare impresa in Italia»

La pressione fiscale 'reale' che per il 2016 si attesta al 49%

di Stefano Blando

ROMA - L'Italia è il Paese tra quelli in Europa dove la pressione fiscale grava di più su privati ed aziende e gli ultimi dati rilevati dall'Ufficio studi della Cgia lo conferma: sui contribuenti italiani fedeli al fisco grava una pressione fiscale 'reale' che per il 2016 si attesta al 49%: 6,4 punti in più rispetto a quella ufficiale. Secondo l'Istat, infatti, nel 2014 l'economia non osservata ammontava a 211,3 miliardi di euro (pari al 13% del Pil): di questi, quasi 194,5 miliardi erano attribuibili al sommerso economico e gli altri 16,8 alle attività illegali. In questa nuova metodologia di calcolo, comunque, non viene inclusa tutta l'economia criminale, ma solo quelle attività che si compiono attraverso uno scambio volontario tra soggetti economici (come il traffico di sostanze stupefacenti, la prostituzione e il contrabbando di sigarette). Per gli anni 2015 e 2016 l'Ufficio studi della Cgia ha ipotizzato che il sommerso economico e le attività illegali incidano sul Pil nella stessa misura del 2014 (ultimo anno in cui il dato è disponibile). Ricordando che la pressione fiscale ufficiale è data dal rapporto tra le entrate fiscali/contributive ed il Pil prodotto in un anno, nel 2016, al lordo del bonus Renzi, è destinata a scendere al 42,6%.