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Arte e Cultura

“La Mia Pasta Madre”, il libro che svela il segreto di una rinascita continua

“La Mia Pasta Madre”, il libro che svela il segreto di una rinascita continua

Come farina e acqua, pazienza ed emozioni possono raccontare storie di vita e paesaggi montani

di Federico Marconi

ROMA - La cadenza delle stagioni viene interpretata attraverso le ricette di Vea Carpi, autrice e protagonista del libro “La Mia Pasta Madre - Il pane, i dolci, la vita in montagna”, edito Raetia. Vea, pisana di nascita ma trentina per scelta, spiega come è stato importante per lei fare il pane in casa: le ha cambiato radicalmente la vita e l’ha portata a decidere di lasciare un lavoro in città per preferire la montagna, il Mas del Saro in Valle dei Mocheni, vicino a Trento. Il fil rouge della sua storia è la pasta madre, un impasto magico fatto di sola farina e acqua.

IL LIBRO - Il libro, risultato di un anno e mezzo di lavoro con il supporto e la guida della educatrice e formatrice Irene Hager (che si è occupata della versione in lingua tedesca), è la raccolta di 54 ricette di ciò che si può realizzare con la pasta madre. Suddivise nelle 4 stagioni e intervallate da suggerimenti pratici (con illustrazioni di Giorgia Pallaoro), contengono anche consigli sugli strumenti di cucina da utilizzare, i tempi utili (“…la sera preparate il lievitino…”) e aneddoti e fotografie, che trasformano ciascuna ricetta in un racconto di ciò che succede nella vita di Vea nel suo maso, con la sua famiglia. Ecco svelati i segreti per realizzare il pane quotidiano, ma anche il pane del bosco, le treccine dolci, gli scones al sambuco e semi di finocchio, le brioches di montagna, gli waffle al farro con avanzi di pasta madre e molto altro. In ogni spiegazione si sente la voce di Vea, che guida il lettore e lo fa sentire partecipe di una routine consolidata.

LA PASTA MADRE - La pasta madre è la semplice miscela di acqua e farina che crea un ambiente perfetto per lo sviluppo dei lieviti naturali. In questa zona d’Italia è facile trovare la Sauerteig, la pasta acida fatta solo con farina di segale, con la quale si realizza il tipico pane nero. La differenza più importante è che la pasta madre va benissimo anche per la preparazione dei dolci. Panificare con la pasta madre non è solo una filosofia di vita, ma convince anche per molte ragioni puramente pratiche. Il pane fatto con il lievito madre ha un sapore più pieno, più ricco. È anche più facilmente digeribile rispetto ai prodotti da forno tradizionali, grazie ai lunghi tempi di riposo dell’impasto. È caratterizzato da una crosta croccante e scura che permette al pane di rimanere fresco più a lungo (la fermentazione anaerobica crea un ambiente acido che tiene lontani batteri e muffe).

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