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Economia

La spesa alimentare a domicilio conquista gli italiani

La spesa alimentare a domicilio conquista gli italiani

Per Bofrost vendite online +100% in media ogni giorno dall’inizio dell’emergenza Coronavirus

di Claudio Carassiti

ROMA - Alimentari a domicilio per affrontare i disagi dovuti alle misure di contenimento del Coronavirus. Una modalità che sempre più italiani preferiscono per evitare di doversi recare al supermercato, scegliendo la comodità della consegna a casa. Ma con tutte le dovute misure di sicurezza. Lo testimonia il caso di Bofrost, colosso dei surgelati porta a porta: l’azienda, che ha sede a San Vito al Tagliamento (PN) e filiali in tutta Italia, sta vivendo un forte incremento degli ordini, in particolare online: «A partire da domenica 23 febbraio gli ordini online sul nostro sito e sulla nostra app sono aumentati in media del 100% ogni giorno – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin – e prevediamo che questa tendenza proseguirà fino a quando la situazione non tornerà alla normalità, rafforzata anche dalla recente raccomandazione di non uscire di casa rivolta in tutta Italia agli over 65, che rappresentano una fascia di clientela importante per Bofrost».

BOFROST - In particolare è stata utilizzata molto la app Bofrost che ha consentito un ulteriore canale di comunicazione diretta e immediata tra i venditori Bofrost e i loro clienti con la possibilità di prenotare in anticipo la propria spesa. Il canale e-commerce si affianca ai canali tradizionali Bofrost quali la visita del venditore oppure l’ordine telefonico, che hanno visto un incremento delle richieste in particolare nelle regioni più colpite dalla crisi. «In questi momenti la relazione di fiducia tra venditori e clienti è fondamentale – continua Tesolin –. Per questo ci siamo attrezzati per far fronte alle richieste e garantire un servizio che per molti si sta rivelando essenziale, in tutta sicurezza».

IL SERVIZIO - Bofrost serve con i suoi prodotti oltre un milione di famiglie italiane con circa 2.000 venditori che, su tutto il territorio nazionale, consegnano i surgelati a domicilio spostandosi con i mezzi refrigerati in dotazione all’azienda. «Con il diffondersi dei primi timori per il Coronavirus – continua Tesolin – i clienti hanno iniziato a contattarci per sapere se avremmo continuato ad assicurare il servizio, cosa che abbiamo fatto con continuità e adottando tutte le opportune misure di sicurezza a tutela sia dei clienti, sia del nostro personale. Tutti i venditori Bofrost hanno ricevuto precise indicazioni che seguono le raccomandazioni sanitarie emanate in questi giorni e sono stati muniti di mascherina protettiva, guanti e disinfettanti per le mani che utilizzano a ogni consegna».

I MOMENTI DI CRISI - «La nostra unità di crisi – conclude Tesolin – è attiva in modo permanente per seguire l’evoluzione della situazione e dare risposte ai consumatori, garantendo un servizio che si sta rivelando non solo apprezzato, ma anche efficace proprio per evitare quelle situazioni, come i punti vendita affollati, che favoriscono la diffusione del virus».

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