ROMA - "L'Italia deve ripartire dalla coesione sociale e dalle fondamenta della Costituzione che non a caso all'art.1 ci ricorda che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro. Nessuno disconosce gli effetti negativi della crisi in alcuni settori produttivi, ma il comportamento di alcuni prenditori - certa gente non merita la definizione di imprenditore - è inaccettabile e necessita di un pronto intervento del Governo. Per questo abbiamo presentato due interrogazioni sia sulla Gianetti di Ceriano Laghetto e della GKN di Campi Bisenzio. La lavoratrici e i lavoratori non possono essere trattati come merce, privando loro della dignità e dei loro diritti. Perché licenziare in quel modo, perché farlo quando vi è la possibilità della Cassa integrazione a carico dello Stati per tredici settimane? Per ripartire l'Italia ha bisogno di imprenditori veri e non di prenditori senza scrupolo; e soprattutto di coesione sociale e non di macelleria sociale". Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro in riferimento alle recenti vicende della Gianetti di Ceriano Laghetto e della GKN di Campi Bisenzio.
FONTE: Agenzia Dire
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