ROMA - Dai ricercatori dell'università tedesca Eberhard Karls di Tubinga arriva la conferma sulle orme che risalgono a 6,2 milioni di anni fa e che potrebbero essere le più antiche impronte di ominide mai scoperte. Giorgio Manzi, paleoantropologo dell'Università Sapienza di Roma, ha commentato: «Un lavoro interessante e utile, perché fornisce una più solida cornice cronologica a impronte di un primate bipede di circa 6 milioni di anni fa, in una collocazione geografica insolita per un ominide, nel mezzo di un Mediterraneo che all'epoca era in parte asciutto».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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