BRUXELLES - Il 24 novembre 2016, la nave di salvataggio Phoenix, appartenente alla Migrant Offshore Aid Station (MOAS), ha intercettato una nave gonfiabile che trasportava 146 rifugiati e migranti che avevano viaggiato da paesi dell'Africa occidentale in Libia e tentato di attraversare il mare verso l'Europa. La loro imbarcazione era gravemente sovraccaricata e rischiava di affondare, quattro ore durante il loro pericoloso viaggio per mare dal porto di Sabratha, sulla costa settentrionale della Libia. © UNHCR / Giuseppe Carotenuto I deputati chiedono chiarimenti sulle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo © UNHCR / Giuseppe Carotenuto
CHIARIMENTI - Gli eurodeputati della commissione per le libertà civili cercheranno di ottenere chiarimenti dall'Organizzazione marittima internazionale (IMO) e dal nuovo Osservatorio di ricerca e salvataggio per il Mediterraneo (SAROBMED) sulla Libia che viene assegnata un'area di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. Essere incaricati della gestione di un'area SAR implica che le navi che trasportano migranti e rifugiati possano essere costrette a sbarcare in Libia.
BLOCCATI IN LIBIA - I rappresentanti dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) aggiorneranno anche la commissione sulla situazione dei migranti e richiedenti asilo bloccati in Libia, in particolare nei centri di detenzione, e sui progressi del programma per il Ritorno umanitario volontario ai paesi di origine, gestito da questa agenzia delle Nazioni Unite.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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