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L’immobiliare al tempo del Coronavirus: nasce l’associazione del PropTech italiano

L’immobiliare al tempo del Coronavirus: nasce l’associazione del PropTech italiano

L’Italia potrebbe essere tra i paesi dell’eurozona a subire il colpo più duro

di Claudio Carassiti

ROMA - Ormai è ufficiale, nascerà la prima associazione del PropTech italiano per la digitalizzazione del settore immobiliare. Sabato 2 Maggio, alle ore 15, si terrà la conferenza stampa di presentazione in diretta dai canali Facebook e YouTube dell’associazione.

IL PANEL - Il Panel degli ospiti include Adriano Lovera, Moderatore dell'evento e Giornalista presso Il Sole 24 Ore e Mondadori; Michele Schirru, PropTech & Real Estate Strategist; Ivan Laffranchi, Imprenditore Digital & PropTech Expert; Vittorio Zirnstein, Giornalista presso Re2bit e Requadro.com.

I NUMERI - I numeri del settore sono chiari: il mercato immobiliare, totalmente paralizzato dalle misure d’emergenza per arginare l’epidemia del Covid-19, subirà un impatto negativo stimato per almeno 3 anni e, secondo Nomisma, le perdite di fatturato saranno comprese tra i 9,2 e i 22,1 miliardi di euro nel residenziale e tra i 2,6 e i 5,8 miliardi di euro di capitali investiti nel segmento corporate.

UN DURO COLPO - L’Italia potrebbe essere tra i paesi dell’eurozona a subire il colpo più duro. Gli operatori immobiliari italiani, agenti, promotori e costruttori, sono i meno digitalizzati d’Europa, molto tradizionali e strutturati con modelli operativi nati negli anni 80’. Per questo motivo potrebbero essere tra coloro che risentiranno maggiormente della crisi sanitaria del 2020.

IL SETTORE IMMOBILIARE - Nel resto d’Europa, il settore immobiliare sta attraversando da diversi anni un radicale cambiamento attraverso la trasformazione digitale delle società immobiliari: un fenomeno chiamato PropTech. Secondo i dati forniti dalla piattaforma internazionale Unissu, il primo marketplace globale dedicato al Proptech, l’Italia è il paese europeo con meno investimenti nel  Proptech, il fanalino di coda.

L’APERTURA - Il fenomeno potrebbe travolgere le società italiane meno avvezze al cambiamento ed all’apertura verso questo nuovo modello di lavoro, basato su centralizzazione dei servizi, smart working, tecnologia, facile accesso al digitale ed ai big data.

I NUMERI - Sulla base di questi elementi oggettivi, Michele Schirru, PropTech & Real Estate Strategist, ha deciso di lanciare insieme a Ivan Laffranchi, Imprenditore Digitale & PropTech Expert, Andrea Muffato, co-Founder di Agente Immobiliare Digitale, Andrea Napoli, CEO e Founder di Locare Rent Care Services, Fabio De Gaspari, Founder di REMallorca, Francesco Beraldo, imprenditore ed innovatore tecnologico nel real estate, Vittorio Zirnstein, giornalista ed altri esperti del settore property, media, digital, la prima associazione senza scopo di lucro del PropTech italiano.

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