ROMA - I ricercatori, guidati da Nathan Basisty e Birgit Schilling, hanno classificato le proteine spia dell'invecchiamento e hanno creato un atlante chiamato Proteomic Atlas of Senescence-Associated Secretomes, pubblicato sulla rivista Plos Biology dal Buck Institute.
IL COMMENTO - Angelo Reggiani, neurofarmacologo dell'Istitituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova, ha commentato: «E' un po' come avere le impronte digitali dei diversi tipi di morte cellulare» spiega l'esperto e «per il futuro si può immaginare di avere dei biomarcatori che indichino lo stato e il tipo di invecchiamento quando la malattia ancora non è sviluppata o di verificare l'efficacia di farmaco».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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