BRUXELLES - Il PE ha approvato martedì delle nuove misure per proteggere gli agricoltori dalle pratiche commerciali sleali da parte degli acquirenti e dei distributori. Le nuove regole, approvate con 589 voti favorevoli, 72 contrari e 9 astensioni, bandiscono le pratiche sleali quali: i ritardi nei pagamenti per i prodotti consegnati; le cancellazioni unilaterali tardive o modifiche retroattive dell'ordine; il rifiuto dell'acquirente di firmare un contratto scritto con il fornitore; e l'uso improprio di informazioni riservate.
MINACCE E RITORSIONI - Saranno vietate anche le minacce di ritorsioni contro i fornitori che vogliono presentare reclami, ad esempio la cancellazione degli ordini dei loro prodotti o il ritardo nei pagamenti. Gli acquirenti non potranno più richiedere ai fornitori dei pagamenti per il deterioramento o la perdita dei prodotti avvenuta nella propria sede, a meno che ciò non sia dovuto alla negligenza dei fornitori. Altre pratiche, quali la restituzione dei prodotti invenduti al fornitore senza pagarli, l'obbligo per i fornitori di pagare per la pubblicità dei prodotti, l'addebito ai fornitori per lo stoccaggio o la quotazione dei prodotti, o l'imposizione di costi di sconti al fornitore, saranno anch'esse vietate, a meno di non essere state concordate preventivamente nel contratto di fornitura.
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