ROMA – Si chiama Murphy, è uno springer spaniel di quattro anni ed è addestrato per una missione molto speciale: ridurre l'angoscia dei pazienti in attesa di un trattamento di emergenza in ospedale. Sembra riuscirci bene, a giudicare dallo studio pubblicato sulla rivista Patient Experience Journal, secondo cui i pazienti che hanno trascorso 10 minuti proprio in compagnia dell'animale, un cane da terapia, hanno riferito di sentirsi più a proprio agio, felici e meno angosciati tra le mura ospedaliere.
LO STUDIO – La ricerca è stata condotta presso il Royal University Hospital di Saskatoon, nella provincia dello Saskatchewan, il primo dipartimento di emergenza del Paese a introdurre cani da terapia per migliorare l'esperienza dei pazienti in attesa di cure. I pazienti hanno incontrato Murphy da 10 a 30 minuti: si trattava di persone con disturbi cardiaci, fratture, problemi psichiatrici e dolore cronico, in totale 124, che hanno risposto a un questionario dichiarando che i loro livelli di angoscia diminuivano, a prescindere dalla durata della loro attesa. Il 60% di coloro che hanno ricevuto la sua visita lo ha accarezzato o coccolato.
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