ROMA – I bambini che vivono nelle aree maggiormente inquinate hanno il 7% in più di possibilità di sviluppare un tumore. «Negli ultimi report dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) sono stati registrati in circa sette anni 1.200 nuovi casi, con un eccesso soprattutto dei sarcomi delle parti molli». A presentare i dati sulle ultime ricerche sui tumori in età pediatrica (0-14 anni) è Antonio Ruggiero, professore associato presso la clinica pediatrica dell’università Cattolica Sacro Cuore di Roma (Unicatt), intervenuto ad un focus dedicato al tema nella seconda giornata del congresso congiunto di pediatria del Lazio all’auditorium della Tecnica a Roma.
LE AREE - Le aree maggiormente a rischio per il livello di inquinamento sono sparse in tutta Italia. Tra le zone più critiche «oltre a quelle che già conosciamo per fatti di cronaca, come la Terra dei Fuochi e l’Ilva di Taranto, ci sono gli insediamenti chimici, soprattutto in Sicilia e, al Nord, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia».
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