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中国新闻

红龙的孩子们大声嚷嚷

The Dragon’s litter raises voice

di Flavia Cruciani

I figli del Dragone alzano la voce

环境保护引起了中国人的关注, 结果人们开始抗议. 今天在昆明数千个人聚集了, 他们反对中国石油天然气集团公司计划建设的化学工厂. 用手机拍照片和录像的抗议者表达了对每年对位二甲本(PX)生产和它的环境影响的关切. 这就是第二次昆明看抗议, 5月4日有别的一个就在中国石油公司透露了计划, 还没有警察逮捕. 在中国环境保护的抗议散布了, 就是因为人们对政府缺少明朗度开始感到厌烦, 还有他们成功了: 上个星期三在上海一家电池制造厂退出了扩大计划, 2012年在大连的一家企业移迁了地方及2011年管道计划被放弃了. 这些决定都是人们大声嚷嚷以后. "只有政府不提出明朗, 讨论和谈判的机会, 人们才抗议", 一个昆明重要博客长对The Guardian 说了. 当局应该面临增多人参与经济和政治事情, 因为 "如果政府坚持有这种态度, 人们反对越来越强".

As environmental concerns grow  in China, people starts to protest. Thousands of people gathered today in the city of Kunming, Yunnan, to show disapproval regarding a chemical plant that is planned to be built by National Petroleum Corporation. Protesters, taking videos and photos with their mobile phones, vows concerns over the production of 500,000 tons of paraxylene (PX) every year, according to China Daily, and its environmental impact, particularly on local water resources. This is the second protest, after the one held on 4th May and went on without arrests, right after National Petroleum Corporation disclosed the plan. Environmental protection-related protests are spreading all around China, as people are getting tired of government’s lack of transparency, and they are succeeding: a Shanghai battery manufacturer has dropped out of its plan to build a new plant on the last Wednesday, a Dalian-based industry was convinced to relocate its project in 2011 and a pipeline plant was scrapped in 2012, after people started to raise their voice. "Protest activities only happen on the precondition that the government doesn't offer opportunities for information transparency, dialogue and negotiation" Bianmin, an influential Kunming-based blogger, said to the Guardian. Authorities have to face the growing  involvement of people into economic and political matters, because "if the government clings to its position, the public's resistance will only increase".

La preoccupazione per l’ambiente cresce in Cina, e di conseguenza le proteste pubbliche. Migliaia di persone si sono riunite oggi nella città di Kunming, Yunnan, per dichiarare apertamente la propria opposizione alla costruzione di un impianto chimico da parte della National Petroleum Corporation. Scattando foto e filmando video della manifestazione con i propri cellulari, i contestatori hanno espresso dubbi riguardo la produzione annuale di 500.000 tonnellate di paraxylene (PX), stando a quanto pubblicato sul quotidiano nazionale China Daily, e al conseguente impatto ambientale, soprattutto per quanto concerne le risorse idriche locali. Quella di stamattina è la seconda protesta dopo quella tenutasi il 4 Maggio scorso e svoltasi senza arresti da parte della polizia, proprio in seguito all’annuncio ufficiale da parte della National Petroleum Corporation. Proteste legate alla protezione ambientale si stanno moltiplicando in tutta la Cina, sintomo di una crescente stanchezza nei riguardi della mancanza di trasparenza dimostrata negli anni dal governo centrale. Molte hanno avuto successo: lo scorso mercoledì una fabbrica manifatturiera di Shanghai ha abbandonato i propri piani di costruzione, un impianto di Dalian è stato convinto a ricollocare il proprio progetto nel 2011 e l’anno successivo sono stati abbandonati i piani per un gasdotto, tutto questo dopo che la gente ha cominciato ad alzare la voce. “Le proteste ci sono solo se il governo non offre trasparenza d’informazione, dialogo e negoziazione”, dichiara al Guardian Bianmin, un influente blogger di Kunming. Le autorità devono affrontare apertamente la crescente partecipazione del popolo nelle questioni economiche e politiche, perché “se il governo resterà ancorato sulle proprie posizioni, la resistenza pubblica non potrà che aumentare”. 

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