ROMA - “La cura siamo anche noi”. É stato questo il pensiero di sette grandi famiglie dell’hôtellerie italiana che, dopo l’iniziativa promossa dalla famiglia Costa nel loro albergo Posta Marcucci di Bagno Vignoni, hanno deciso di unirsi facendo quello che sanno fare meglio: prendersi cura delle persone.
IL CORONAVIRUS - Davanti alla terribile emergenza Coronavirus, la famiglia Sciò con l’Hotel Il Pellicano di Porto Ercole, la famiglia Costa con l’Hotel La Perla di Corvara, la famiglia Melpignano con Borgo Egnazia, la famiglia Gualandi con l’Hotel Cristallo di Cortina, le famiglie Varese, Rossi e Bertolini con l’ Hotel Royal Sanremo, la famiglia Moretti con l’Andana e l’Albereta e la famiglia Madonna con l’Hotel Byron di Forte dei Marmi ed il Plaza E De Russie a Viareggio si sono unite per offrire ospitalità, solidarietà e umanità agli eroi che hanno combattuto in prima linea.
L’OBIETTIVO - Dal nord al sud del Paese, gli albergatori di queste famiglie simbolo dell’alta ospitalità italiana, hanno deciso di aprire le porte dei loro hotel a tutti coloro che stanno lottando in prima linea per far fronte alla pandemia: medici, rianimatori e infermieri dei reparti di terapia intensiva. A queste persone che stanno dando tutto - spesso anche la vita- per affrontare l’emergenza, gli hotel offriranno soggiorni gratuiti di 1 o 2 notti non appena le condizioni lo renderanno possibile.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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