BRUXELLES - Dopo aver concluso il quarto ciclo di negoziati legislativi informali con il Consiglio, giovedì i negoziatori del PE hanno dichiarato: “Oggi non abbiamo raggiunto un compromesso sul meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto. Tutto è ancora da concordare. Dopo discussioni interne al Parlamento europeo, torneremo per il quinto trilogo a novembre".
I NEGOZIATI - Il Parlamento europeo è pronto ad avviare negoziati interistituzionali sul regolamento "Stato di diritto condizionalità" dal gennaio 2019, quando i deputati hanno approvato la loro posizione in prima lettura.
LA RICHIESTA - La principale richiesta del Parlamento europeo è stata quella di collegare efficacemente i fondi dell'UE al rispetto dello stato di diritto e dei diritti fondamentali negli Stati membri, mediante un "meccanismo applicabile" che può essere attivato in modo efficace. Hanno anche chiesto che i destinatari finali dei fondi dell'UE siano protetti e che il Parlamento venga incluso nel processo decisionale.
IL SONDAGGIO - In un recente sondaggio a livello dell'UE (condotto nell'ottobre 2020), il 77% degli europei ha insistito sul fatto che l'UE dovrebbe fornire fondi agli Stati membri solo se il governo nazionale attua lo stato di diritto e i principi democratici.
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