BRUXELLES - I deputati sono profondamente preoccupati dalle previsioni imprecise e dei ritardi nella gestione dei fondi UE a livello nazionale, che hanno portato a una significativa perdita di fondi per i paesi membri pari a 4.889 milioni di euro nel 2016.
I FONDI NON SPESI - Gli Stati membri dovrebbero pertanto utilizzare i fondi rimasti dal 2016 "per onorare i propri impegni in relazione alla crisi dei rifugiati, e a far coincidere il contributo dell'Unione con i fondi fiduciari dell'UE e il nuovo Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile", ha affermato l’Aula.
STERLINA E DEPREZZAMENTO - I deputati hanno inoltre richiamano l'attenzione sull'impatto negativo dovuto al deprezzamento della sterlina britannica contro l'euro, "che è la causa principale della diminuzione delle entrate pari a 1.511 milioni di euro".
LA DIMINUZIONE - Hanno infine affermato che «tale diminuzione è imputabile alla decisione unilaterale del Regno Unito di uscire dall'Unione, ma che tutta l'Unione deve farsi carico della rettifica» e che «tali costi dovrebbero essere tenuti in considerazione durante le negoziazioni sul regolamento degli obblighi finanziari tra il Regno Unito e l'Unione».
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