CATANZARO - In questo contesto di crisi, una risposta immediata ed efficace alle esigenze di dottorandi e specialisti in ambito sanitario di oggi e di domani viene dall’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, che è riuscita rapidamente a organizzarsi per cogliere delle opportunità e ha sperimentato nuovi modi di lavorare da proporre come modello anche a livello nazionale.
DALLA CRISI – La pandemia di Covid-19 ha generato alcune esigenze fino a pochi mesi fa inedite o poco diffuse: l’uso di piattaforme online per lezioni e incontri, la necessità di migliorare la ricerca infettivologica, la necessità di individuare nuovi strumenti terapeutici, l’importanza di fare rete, sia all’interno della comunità scientifica, sia tra le diverse discipline (economia, sociologia) che sono state coinvolte dall’emergenza.
IL COMMENTO - «Per effetto del lockdown il nostro ateneo ha bloccato, come gli altri, le attività formative e abbiamo avviato la didattica online – spiega il Prof. Giovambattista De Sarro, Magnifico Rettore dell'Università Magna Græcia di Catanzaro – Il nostro è un ateneo giovane e collocato in una posizione geografica meno favorevole rispetto ad altre, ma stiamo cercando un riscatto attraverso una crescita della qualità con relatori di caratura internazionale e con una formazione ampia ed eterogenea che permetta ai nostri ragazzi, soprattutto a quelli dei corsi più avanzati, un approccio multifattoriale, volto a favorire l’inserimento nel settore della ricerca».
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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