TORINO - La Giustizia precede la Scienza: l’abuso di cellulari può provocare un tumore. La Corte d’Appello di Torino, infatti, ha confermato una sentenza del 2017 a favore di un ex dipendente Telecom Italia, colpito da neurinoma del nervo acustico.
L’ABUSO - Per i giudici di secondo grado, quindi, esiste una connessione tra l’abuso del cellulare e quel tumore al cervello. Si conferma così la condanna nei confronti dell’Inail, che ora dovrà pagare all’invalido una rendita vitalizia da malattia professionale. Per i legali di Roberto Romeo, la vittima del caso, «basta usare il cellulare trenta minuti al giorno per otto anni per essere a rischio».
LA SCIENZA - Per il momento, invece, la scienza sembra ancora non aver preso una decisione. «L'ipotesi che l'uso prolungato del cellulare possa causare tumori alla testa - afferma Alessandro Vittorio Polichetti, primo ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità - non è fondata su una base scientifica. Finora, nessuna correlazione è stata provata tra i campi elettromagnetici dei cellulari e l'insorgenza di tumori. Ci sono solo dei sospetti di cancerogenicità ma non confermati».
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