ROMA - Pinuccia Montanari, ex assessora all'ambiente di Roma Capitale, intervistata nel corso della trasmissione “L’Italia s’è desta” di Radio Cusano Campus, ha detto: «La Regione deve fare i piani, cioè dare un indirizzo strategico e intervenire sulla tipologia degli impianti. Noi abbiamo sempre trovato un dialogo aperto con Regione e Ministero. La Regione non è che ci abbia mai messo i bastoni tra le ruote. Non condividevo con la Regione l’utilizzo delle discariche. Se il nostro piano fosse realizzato nei tempi indicati non ci sarebbe bisogno di discariche».
IL COMMENTO - «L’attenzione sulla situazione di Roma non deve mai cadere sui tre grandi problemi strutturali e contingenti: il primo è accelerare con la raccolta differenziata ed è quello che noi avevamo provato a fare con la governance di Lorenzo Bagnacani all’Ama. I 310mila abitanti che Ama aveva raggiunto con il nuovo porta a porta significavano una risposta strutturale. Questa cosa andava fatta e continuata, invece sembra che da diversi mesi tutto il cronoprogramma stia andando a rilento. Il secondo punto è la gestione dei flussi, ogni giorno in Ama occorreva analizzarla per sapere come gestire i flussi in uscita. Così facevamo con Bagnacani per avere una proiezione settimanale, mensile e annuale. Il terzo tema è la progettazione degli impianti. Nel piano di Ama c’erano 13 impianti e su questo era stato costruito un percorso che andava ad intercettare sia la raccolta differenziata sia quella indifferenziata».
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