Lampedusa – Il premio Houphouet-Boigny, istituito nel 1989 dall’Unesco, è un riconoscimento internazionale dedicato a quelle persone, istituzioni e organizzazioni che si sono distinte per la ricerca, la promozione e la salvaguardia della pace nel mondo. L’ambito premio è stato riservato Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa. «Da quando è stata eletta nel 2012» si legge nelle motivazioni al premio, «Nicolini si è distinta per la sua grande umanità».
La dichiarazione – «Questo premio è un grande onore per me, per Lampedusa e per i lampedusani. Ma soprattutto è un tributo alla memoria delle tante vittime della tratta di esseri umani nel Mediterraneo» ha detto la Nicolini in un’intervista a Rai 1. «In un momento in cui c’è chi chiude lefrontiere e alza muri parlando di una invasione che non c’è, essere premiati con questa motivazione ci fa sperare in una Europa solidale, dove l’umanità non è sparita. Ed è su questi valori, su questi principi che si fonda l’Europa. Diversamente rischieremmo di naufragare anche noi insieme ai profughi e ai migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo».
La dedica a Gabriele del Grande - «Dedico questo premio» a concluso la Nicolini, «a tutti coloro che il mare non sono riusciti ad attraversarlo perché ci sono rimasti dentro e in questo momento mi sento proprio di dedicarlo a Gabriele del Grande. Lui è stato il primo attraverso un sito a contare i morti nel mediterraneo, quando ancora nessuno sapeva che si moriva nel mediterraneo. Adesso è prigioniero in Turchia, e pretendo che il governo del nostro paese riporti a casa presto Gabriele».
Il commento di Paolo Gentiloni – Il premier ha commentato il premio alla sindaca con un messaggio su Twitter: «Unesco assegna suo premio per la pace a Giusi Nicolini da anni impegnata dalla parte giusta di Lampedusa».
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