ROMA - Ora anche i robot anche un cuore. È stato sviluppato, infatti, il primo cuore bionico, ma non darà sentimenti ai robot. L’invenzione dell’MIT di Boston, infatti, servirà a testare valvole cardiache artificiali in sicurezza, senza che si metta a repentagli la vita dei pazienti. Lo sviluppo è avvenuto grazie a una collaborazione tra il Massachusetts Institute of Technology (Mit) coordinato da Ellen Roche, l’Università americana di Harvard, l’Università tecnologica Nanyang di Singapore e l'irlandese Royal College of Surgeons. La divulgazione, invece, è avvenuta su Science Robotics.
IL DISPOSITIVO - Nel particolare, si tratta di un mix di tessuto cardiaco e di un sistema robotico di pompaggio. Sarebbe, quindi, una sorta di ibrido, grazie a una matrice sintetica, come dicono i ricercatori, che può essere avvolta attorno a un ventricolo e gonfiarsi.
L’OBIETTIVO - «Abbiamo cominciato dal ventricolo sinistro - ha precisato Roche - perché è il più difficile da riprodurre, a causa delle pressioni più elevate alle quali opera. L’obiettivo di queste ricerche sul cuore bionico - ha concluso - è permettere in futuro di testare e sviluppare più rapidamente, e a costi più ridotti, i dispositivi cardiaci, simulando ciò che accade naturalmente nel cuore umano».
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