ROMA – Un segnale elettrico prodotto in laboratorio e inviato al cervello è stato percepito come un odore: per la prima volta un esperimento ha 'parlato' la stessa lingua del più complesso degli organi e apre la strada alla possibilità di ripristinare percezioni sensoriali, come l'olfatto che viene perduto in molte persone colpite dal nuovo coronavirus, e in futuro per riparare danni cerebrali. Pubblicato sulla rivista Science e condotto sui topi fra la New York University e l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), l'esperimento apre allo sviluppo di protesi nervose per ripristinare il funzionamento di parti danneggiate del cervello.
LA SCOPERTA – L’odore artificiale, espresso in segnali elettrici senza che ci fosse una fonte reale a produrlo, è stato tramesso direttamente alle cellule nervose del bulbo olfattivo, una delle zone del cervello in cui viene elaborato il senso dell'olfatto.
ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...
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