ROMA - Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances e condotto da Purnima Kumar della Ohio State University dimostra che le sigarette elettroniche potrebbero favorire la comparsa di parodontite anche in assenza di altri fattori di rischio per questa pericolosa e diffusa malattia delle gengive che colpisce nelle sue forme più gravi oltre 5 milioni di italiani e che, se non curata, può portare alla perdita di denti, oltre ad essere correlata con malattie sistemiche gravi come il diabete e le malattie cardiovascolari.
IL COMMENTO - In un'intervista all'ANSA Nicola Marco Sforza, presidente eletto della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), ha detto: «Le conclusioni che possiamo trarre da questo studio sono molto significative perché ci dicono che il fumo delle sigarette elettroniche di fatto produce gli stessi effetti sulla risposta infiammatoria e sull'equilibrio del microbiota orale di quello tradizionale, rappresentando pertanto un fattore di rischio indipendente per la parodontite. Naturalmente - continua - sono necessari ulteriori studi longitudinali per confermare i risultati di questo studio e per valutare appieno gli effetti sulla salute delle gengive e quella sistemica derivanti dalle sigarette elettroniche; inoltre, vista la sempre maggiore diffusione, sarebbe molto utile investigare la risposta "parodontale" anche verso altre modalità di fumo digitale, come ad esempio i dispositivi che utilizzano tabacco riscaldato (HTC); dalle prime ricerche tali dispositivi sembrerebbero determinare un rischio inferiore sulla salute dell'uomo rispetto al fumo tradizionale. Come parodontologo - conclude Sforza - sarei molto interessato a poter avere conferme anche sulla salute delle gengive».
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