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Arte e Cultura

Rito della Luce 2020, Antonio Presti: nessun momento di condivisione collettiva

Rito della Luce 2020, Antonio Presti: nessun momento di condivisione collettiva

L’evento culturale di Antonio Presti alla Piramide 38° Parallelo quest’anno si nutrirà di un altro respiro

di Federico Marconi

MOTTA D’AFFERMO - Il Rito della Luce, percorso di Bellezza e Conoscenza della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, uno degli eventi più attesi in Sicilia in occasione del solstizio d’estate, quest’anno non si svolgerà a causa dell’emergenza sanitaria.

LA PIRAMIDE - La Piramide suonerà come un monito all’Ascolto del Silenzio.  «L’armonia universale è il soffio che avvolge tutti: il Silenzio non va inteso come assenza di suono, ma come luogo e tempo impercettibile che distanzia parole, note, battiti del cuore, fasi del respiro – spiega il mecenate Antonio Presti - solo nel dono silenzioso dell’ascolto è possibile nutrirsi della Conoscenza, la vera ricchezza che aumenta nella sua condivisione. È il tempo del ringraziamento. La vita echeggia in questa contemporaneità sospesa, immobilizzata e contagiata dall’emergenza. Ciò che ci viene negato acquista oggi ancora più valore: lo spirito della comunità; i legami sociali e familiari; la libertà dell’individuo; l’educazione delle scuole; la cultura che permea gli spazi sopravvissuti alle tecnologie invadenti; la spiritualità che inonda l’universo e il genius loci di quei luoghi che abbiamo sempre vissuto con la superficialità dei tempi e mai con proiezione interiore. Ecco la nuova equazione etica per fronteggiare uno dei più grandi allarmi della società: quel batterio invisibile che distrugge l’anima in nome dell’asfittica logica che ha prosciugato la modernità».

IL PERCORSO - Il percorso del Rito della Luce, ai piedi della Piramide – 38° parallelo (Contrada Belvedere – Motta d’Affermo), che da 10 anni si nutre di un fuoco primordiale ed eterno, quest’anno non sarà quel momento di condivisione collettiva che puntualmente radunava migliaia di persone, artisti, poeti, musicisti, performer e filosofi, provenienti da ogni parte del mondo. Sarà piuttosto un momento di raccoglimento e di autoriflessione nel rispetto delle regole dettate dal Covid19.

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