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Roma, liceo dà la possibilità di scegliere il nome a studente transgender

Roma, liceo dà la possibilità di scegliere il nome a studente transgender

La decisione è stata presa a seguito dell'attivazione e gestione della Carriera Alias, ovvero un profilo temporanea (ma ufficiale) in attesa dell'anagrafe

di Giacomo Zito

ROMA - Nel liceo artistico di via Ripetta, a Roma, si potrà scegliere di chiamarsi col proprio nome di 'elezione di genere' e non con quello di battesimo. Così gli studenti e le studentesse transgender potranno indicare il nome scelto per la transizione e non quello con cui si è iscritti all'anagrafe, anche nei documenti ufficiali come quadri, libretto per le assenze e registro scolastico. Una scelta al momento adottata da solo quattro licei in tutta Italia, e pochissime Università.

LA CARRIERA ALIAS - La decisione è stata presa a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio di Istituto del regolamento per l'attivazione e la gestione della Carriera Alias, ovvero un profilo alternativo per tutte quelle persone in transizione di genere, che permetta di sostituire il nome anagrafico con quello adottato, in attesa dell'ufficiale rettifica.

L'INVITO -  "Ogni persona in transizione di genere - ha spiega il portavoce della Rete degli Studenti Medi del Lazio Michele Sicca - deve sentirsi libera di esprimere see stessa, essere riconosciuta per la propria identità e con il nome che ha scelto, soprattutto all'interno dell'ambiente scolastico. Siamo ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni. Abbiamo raccolto le testimonianze di chi ha avuto difficoltà con i propri docenti che, pur riconoscendo il loro percorso di transizione e le difficoltà che questo comporta, si rifiutavano di riconoscerli col nome che avevano scelto. Queste difficoltà, se non risolte, possono portare anche all'abbandono scolastico". Motivo per cui la Rete invita anche "tutte le altre scuole del territorio ad adottare questa soluzione".

L'IMPORTANZA - "È importante che tutte le scuole del territorio laziale e italiano possano adottare la Carriera Alias che attualmente è approvata da pochissimi istituti - commenta Claudio Mazzella, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli - Attraverso questo percorso è possibile garantire alle persone che frequentano le scuole di vivere in un ambiente di studio sereno, inclusivo che tuteli la loro privacy e che sia idoneo a favorire i rapporti interpersonali nel reciproco rispetto delle libertà e dell'autodeterminazione della persona. La scuola e l'università devono essere punti fondamentali per le nostre rivendicazioni. Per questo motivo dobbiamo aumentare il dialogo e avviare una costruzione politica con le studentesse e gli studenti".

IL COMMENTO POLITICO - "Una iniziativa encomiabile che accade solo in altri quattro istituti in Italia e in poche Università. Questo regolamento è un passo necessario per tutte quelle persone che magari non vogliono o non possono fare la riassegnazione chirurgica del sesso e per i molti e molte in attesa di completare l'iter di rettificazione che può durare anni - afferma Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Zingaretti alla Regione Lazio -. E' giusto che abbiano intanto il diritto di essere chiamati con il nome che hanno scelto. Concordo con la Rete degli studenti medi del Lazio sulla necessità che tutte le altre scuole del territorio adottino presto questa soluzione".

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