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Arte e Cultura

Roma, Mosaico Nostra Signora del Fileremo ai Giardini Vaticani

Roma, Mosaico Nostra Signora del Fileremo ai Giardini Vaticani

L'opera, realizzata dal maestro mosaicista Roberto Cassio, è frutto di un'iniziativa dell'Ambasciatore dell'Ordine di Malta

di Bianca Franchi

ROMA – Presso i Giardini Vaticani a Roma, nel cuore della cristianità, trova posto anche il Mosaico rappresentante Nostra Signora del Fileremo, Patrona del Sovrano Ordine di Malta e simbolo della secolare devozione mariana dei Cavalieri ospedalieri.

L'opera, realizzata dal maestro mosaicista Roberto Cassio, è frutto di un'iniziativa dell'Ambasciatore dell'Ordine di Malta presso le Filippine, Odelia Gregorio Arroyo, sostenuta dal Gran Magistero.

L'icona della Madonna del Fileremo è stata donata alla Santa anche in occasione dell'importante ricorrenza del 90esimo anniversario delle relazioni diplomatiche con l'Ordine di Malta.

A margine della cerimonia di inaugurazione di stamani in Vaticano, all'agenzia Dire l'Ambasciatore dell'Ordine di Malta presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi ha dichiarato: "Questo dono ha un significato bellissimo perché l'icona della Madonna del Fileremo, sorella dell'icona dell'Ara Coeli, che è a sua volta sorella dell'icona al Pantheon e della 'salus popoli romani' presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, rappresenta mille anni di storia dell'Ordine e incarna fortemente la storia europea". Il mosaico, continua l'ambasciatore, richiama le radici artistiche di "un'arte mediterraneo-orientale e bizantina".

L'icona originale, secondo gli storici, è databile tra l'XI e il XII secolo e, come ha proseguito l'ambasciatore, "ha transitato a Rodi, Roma, Malta, Viterbo, San Pietroburgo, Mosca, Belgrado e infine a Cetinje, in Montenegro, dove è conservata oggi. Bello che una riproduzione di questo condensato di storia e di fede europea si trovi ora nei Giardini Vaticani per iniziativa di una signora filippina, che era l'Ambasciatrice dell'Ordine nelle Filippine, Odelia Gregorio Arroyo. Trovo che questo- ha concluso Zanardi Landi- simboleggi bene l'internazionalizzazione dell'Ordine, l'aspirazione all'universalità che anima i suoi membri al servizio della Chiesa universale".

La presentazione del Mosaico di Fileremo avrebbe dovuto tenersi lo scorso anno ma è stata rimandata a causa della pandemia. Durante la cerimonia, è stato ricordato che la crisi sanitaria è un flagello che tuttavia si può sconfiggere: "E' così- osserva ancora il rappresentante diplomatico- e speriamo che il mondo ne stia uscendo, sebbene ci siano differenze così forti tra Paesi ricchi e Paesi poveri". Alla Cerimonia di inaugurazione, insieme alle massime cariche dell'Ordine, hanno preso parte il Luogotenente di Gran Maestro, Fra' Marco Luzzago, il cardinale Silvano Maria Tomasi, delegato speciale presso l'Ordine, monsignor Fernando Yérgez Alzaga, presidente del Governatorato, e il prelato monsignor Jean Laffitte.

A rappresentare la compianta ambasciatrice delle Filippine, i figli, che nel ricordo della madre hanno contribuito a portare a termine il progetto.

L'immagine tradotta in mosaico dell'Icona della Madonna del Fileremo nasce dall'unione di due raffigurazioni, quella che si trova nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi e l'icona esposta presso il Palazzo Magistrale del Sovrano Ordine di Malta in via dei Condotti, a Roma, interpretata in modo da mantenere entrambe le caratteristiche iconografiche e infondere uno sguardo di serenità e dolcezza. L'opera, che misura 75 centimetri di base e 105 di altezza, ha visto l'impiego di tessere in smalto veneziano. Tessere in oro in diverse tonalità compongono sia il girocollo, nel quale sono stati realizzati due simboli mariani alle estremità e al centro la croce di Malta, sia l'aureola caratterizzata da un motivo di fondo di tipo vegetale e due file perimetrali contornate da linee in smalti filati. Anche il fondo è realizzato con tessere in lamina di oro ma in questo caso applicata su una base di rosso lacca. Un sistema, questo, usato in passato per conferire alla superficie dorata un tono maggiormente caldo. L'opera musiva è stata infine montata su una cornice in travertino con superficie spazzolata, con un mosaico di forma ovale inserito nella parte inferiore, raffigurante la croce maltese.

 

FONTE e FOTO: Agenzia Dire

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