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Roma, sit-in dei genitori di alunni disabili “violato il diritto allo studio”

Roma, sit-in dei genitori di alunni disabili “violato il diritto allo studio”

A Pisa uno studente costretto a rinviare il suo primo giorno a causa della mancanza di insegnanti di sostegno.E la didattica a distanza non è la soluzione

di Giacomo Zito

ROMA - Riparte la scuola ma ancora tanti sono i problemi da risolvere. Primo fra tutti, la difesa di un diritto sancito dalla Costituzione, il diritto allo studio, secondo alcuni genitori di bambini disabili violato in assenza di insegnanti che possano garantire la loro presenza nelle classi. Per questo, l’Onlus “Oltre lo sguardo” ha deciso di promuovere un sit-in in via di Torrevecchia, a Roma, oggi alle 10, per denunciare l’assenza di misure adeguate a garantire la presenza di alunni disabili nelle scuole.

PISA - Tra le persone che non hanno potuto tornare sui banchi, un alunno di 6 anni con sindrome di Down di Pontedera, nel Pisano. Per lui il primo giorno di scuola è rinviato, riporta il Tirreno, per la mancanza di un insegnante di sostegno che lo possa seguire. "Dieci giorni fa - racconta la mamma - ho partecipato alla riunione dei genitori con la preside. Ho chiesto come avrei dovuto comportarmi con mio figlio, quali erano le indicazioni e mi è stato risposto che c'è solo un insegnante per 15 disabili e che sarei stata convocata per discutere la situazione. Ma per giorni non ho sentito più nessuno, nonostante le mie richieste". Sabato la famiglia del bambino è stata contattata dalla responsabile del sostegno: "Mi ha detto - racconta la madre - che almeno per lunedì e martedì sarebbe stato meglio lasciare mio figlio a casa, perché sarebbe stato seguito come tutti gli altri ma lui sta iniziando a parlare ora e non posso rischiare che subisca il minimo trauma, che può derivare anche da un rimprovero fatto nel modo sbagliato. È ipersensibile. Non si può pensare che resti al suo posto fermo e buono, ha bisogno di essere seguito". Ma la scuola non è in grado di garantirgli un sostegno personalizzato: "Ho chiesto alla dirigenza scolastica - conclude la mamma - di mettere nero su bianco ciò che mi è stato detto al telefono. Niente da fare. Mi ha risposto che nessuno mi impedisce di portare mio figlio a scuola, ma che nessuno lo seguirà in maniera dedicata. Oggi il mio avvocato invierà una diffida al Provveditorato". La dirigente scolastica però si difende: "Non abbiamo alcuna responsabilità: gli insegnanti non sono stati nominati e siamo ripartiti con un solo docente di sostegno per 15 disabili. Abbiamo aspettato ad avvertire la famiglia sperando nelle nomine in extremis, com' era accaduto l’anno scorso. E invece non è stato così. Ho solo potuto garantire la compresenza di tutti gli insegnanti: in questo modo avremo una maggiore copertura nelle classi con alunni disabili".

IL DIRITTO ALLO STUDIO - "In un Paese come il nostro, non riuscire a garantire il diritto costituzionale all’istruzione deve far riflettere innanzitutto chi ha l’onere di garantire la programmazione di una scuola che oggi non è stata accogliente con tutti gli studenti. Mi hanno colpito le parole del presidente della Repubblica, che all’inaugurazione dell’anno scolastico ha chiesto una maggiore attenzione per i nostri alunni e alunne con disabilità. La scuola deve essere inclusiva e garantire accoglienza". Questa la denuncia fatta all’AdnKronos da Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), in merito alla ripartenza dell’anno scolastico e al caso di Pisa. "Dalle prime aperture abbiamo riscontrato delle criticità che riguardano soprattutto la mancanza di questi insegnanti - dice Falabella -. Avevamo sollecitato il governo ma anche i dirigenti scolastici perché il problema di pianificazione è duplice: da domani lavoreremo a stretto contatto con il ministero dell’Istruzione per risolvere le carenze, sollecitando le istituzioni affinché risolvano nel più breve tempo possibile i problemi. La didattica a distanza per i nostri alunni non ha funzionato, tanto è vero che il ministero ha detto che agli alunni con disabilità deve essere garantita la didattica in presenza. Solleciteremo il ministero e le istituzioni preposte affinché ci diano risposte concrete già da domani".

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