ROMA – Il destino della salute del cuore si gioca già nel pancione: la vera prevenzione inizia infatti ancora prima di nascere. Ciò vuol dire che uno stile di vita inadeguato della mamma si ripercuote sulla salute cardiovascolare futura del figlio ed è quindi importante che le gestanti seguano una dieta adeguata, facciano movimento, non fumino né bevano alcol. L'indicazione arriva dai cardiologi che, in occasione del 79° Congresso della Società italiana di cardiologia (Sic), puntano i riflettori su una nuova forma di prevenzione, quella iper-primaria o primordiale, che inizia appunto ancor prima della nascita.
LA RICERCA – Pensare alla salute quando si è già adulti, dunque, può essere troppo tardi. Perché i giochi si fanno prima della nascita, o quantomeno da bambini e adolescenti: essere sedentari prima dei 18 anni si associa infatti a un maggior rischio di malattie cardiovascolari da adulti ma anche nascere da mamme che non hanno prestato attenzione a dieta, movimento e salute durante la gravidanza può compromettere il benessere cardiaco futuro. Così i cardiologi puntano alla prevenzione iper-primaria, dal concepimento ai 18 anni, e sottolineano che l'esercizio fisico è il metodo migliore per proteggere il cuore fin da bambini, aderendo alle raccomandazioni delle recenti linee guida statunitensi sull'attività fisica secondo cui la "dose" di movimento è di almeno 3 ore al giorno fra 3 e 5 anni e di almeno 60 minuti quotidiani dai 6 ai 17 anni.
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