ROMA - "Sin dall'inizio dell'emergenza Coronavirus abbiamo lanciato l'allarme riguardo al rischio che la legittima e straordinaria risposta del Sistema sanitario nazionale verso i pazienti affetti da Covid-19 faccia passare in secondo piano l'attenzione verso tutte le altre malattie. Purtroppo, nonostante gli sforzi, rinvii e ritardi negli esami e nelle cure per tutti gli altri malati continuano a essere all'ordine del giorno". Lo ha detto Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, presentando "Ma sei fuori?", un'iniziativa destinata agli studenti delle scuole superiori per sensibilizzare i giovani contro lo stigma di cui sono vittime le persone affette da fragilità mentale.
IL PROBLEMA - "E' necessario - ha continuato Iardino - che Ministero della Salute e Regioni si facciano carico di un problema che rischia di aggravarsi ancora di più nel tempo, adeguando le strutture sanitarie e fornendo loro strumenti e risorse per rispondere alla domanda di tutti i malati, che spesso sono affetti da patologie ben più gravi e urgenti del Coronavirus".
LE MALATTIE LEGATE ALLA FRAGILITA' MENTALE - "Le malattie legate alla fragilità mentale sono certamente tra queste, e la pandemia non ha fatto altro che aggravare e aumentare il problema. Il ministero della Salute deve farsi carico di dare la giusta rilevanza a queste persone, molte delle quali già pagano storicamente una condizione di solitudine e isolamento sociale che il Coronavirus ha contribuito a peggiorare", ha concluso.
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