TRIESTE - Davanti alla carenza di medici, fenomeno che interessa tutto il Paese, e in Friuli Venezia Giulia in particolare la montagna pordenonese, l'amministrazione regionale è pronta a sostenere ogni soluzione realistica per dare risposte alla popolazione, ovvero, "potremo iniziare a individuare gli strumenti necessari per avviare un percorso sperimentale di telemedicina in quella parte di territorio". Lo fa sapere in una nota il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha incontrato oggi i sindaci dei comuni di Claut, Meduno e Anduins di Vito d'Asio. Sul tavolo il tema della chiusura in via sperimentale del servizio di Guardia medica nei tre Comuni a partire dal primo gennaio 2022, 'dirottati' alle sedi principali di Maniago e Spilimbergo. Mossa che, aggiunge il direttore generale dell'Azienda sanitaria Friuli occidentale, Joseph Polimeni, presente alla riunione, serve a garantire la disponibilità di medici nelle sedi di Guardia medica a Pordenone, Azzano Decimo, Sacile, San Vito, Spilimbergo e Maniaco, che sarà monitorata e a sei mesi dalla riorganizzazione verrà valutata l'opportunità di eventuali nuovi interventi. "Rassicuriamo i cittadini con un sistema di presa in carico, quando non riguarda le urgenze- precisa Riccardi- ma la continuità assistenziale, attraverso la telemedicina, la teleassistenza. Un tema che l'amministrazione regionale si impegna ad affrontare insieme con i sindaci e l'Azienda sanitaria", conclude il vicegovernatore.
FONTE: Agenzia Dire
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