Shadow

Cronaca Diretta - Accendiamo l'Informazione

Shadow

Editoriali

Sardine, “Lascia o raddoppia” in vista di future elezioni

Sardine, “Lascia o raddoppia” in vista di future elezioni

Il movimento si auto-dichiara in aperta opposizione al populismo, eppure...

di Matteo Spinelli

“Tempi duri per i troppo buoni” recitava e recita tuttora un adagio popolare, che sta a sottolineare come la mancanza di malizia o scaltrezza possa lasciare dietro i più puri o, diciamolo anche onestamente, ingenui. Volendo forzare un po’ la mano, ma neanche troppo, questo è il quadro della nostra politica attuale. Una situazione, salvo rare e sempre più sporadiche eccezioni, sempre più affollata da aizzatori di masse, leader del tubo catodico (non ce ne voglia la rivoluzione tecnologica delle tv) o rivoluzionari e politicanti da social network.

È in questo contesto che trovano spazio molti di quei movimenti che fanno del populismo e del consenso di piazza la loro linfa vitale. Tra loro, nel novembre del 2019, è nato il fenomeno delle così dette “Sardine”. Costituitosi a Bologna durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio 2020, il movimento delle Sardine si auto-dichiara in aperta opposizione al populismo e al sovranismo che caratterizzano alcuni partiti della destra italiana. Strano, visto che poi proprio scelte populiste saranno alla base della diffusione del movimento in tutta Italia.

Un impegno che, visto il lockdown che ha colpito l’Italia per l’emergenza coronavirus, è venuto però meno negli ultimi mesi. Certo, per un movimento che fa della piazza il suo luogo naturale sarebbe stato un po’ difficile farsi notare; va detto. Ma ciò che incuriosisce sono le ultime esternazioni delle Sardine e dei loro vertici. Mattia Santori, uno dei leader più popolari delle Sardine, giorni fa aveva annunciato una momentanea uscita di scena dalla politica. «Ora serve una legittima pausa di riflessione». Giustissimo. In tempi come quelli attuali, infestati da slogan e proselitismi spiccioli, la riflessione appare come un qualcosa di anacronistico e sicuramente apprezzabile. Certo sarebbe stato utile capire questa ipotetica “pausa” da cosa sarebbe stata presa, visto che l’impegno politico del movimento – manifestazioni a parte – non si è praticamente mai visto. Ma tant’è.

Eppure, come nel più classico dei ribaltoni politici, arriva il contro-ribaltone. Lo stesso Santori, pochi giorni più tardi, ha annunciato il cambio di idea delle Sardine; quasi dei salmoni, visto il loro andar controcorrente. «Abbiamo per le mani una creatura fragile, ma di rara bellezza. Abbiamo rischiato di appiattirci sulle vecchie dinamiche partitiche e di diventare strumento di giochi a cui non vogliamo giocare – ha detto Santori in un post su Facebook. – Non ce la sentiamo di perdere questa possibilità di partecipazione. Non ce la sentiamo perché riteniamo che ci sia ancora bisogno di riempire quei vuoti lasciati dalla politica».

Un appello urbi et orbi in piena regola, quindi, che rilancia di diritto le Sardine nel panorama politico italiano. Il tempismo, va riconosciuto, è sicuramente una dote. Il teatrino da “Lascia o raddoppia”, infatti, arriva proprio nel momento in cui l’Italia sta tentando, faticosamente, di rimettersi in piedi. Un salto di qualità delle piccole Sardine, rimaste nei fondali dell’agitato e incerto mare politico per tutto il lockdown (paura di agire?) e ora pronte a diventare squali famelici (di voti futuri?) in vista della ripartenza.

Una nuova politica o vecchi trucchi da politicanti della Prima Repubblica?

Scrivi il tuo commentoScrivi il tuo commento

Altre Notizie

Eventi

Editoriale

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio 5 febbraio 2022 17:15

Serie A, il protagonismo degli arbitri ha messo ko il calcio

Il calcio italiano è finito. Ora mancano solo i titoli di coda

ROMA – Ancora arbitro protagonista in Serie A. Nel corso di Roma-Genoa, valevole per la 24ª giornata del massimo campionato, il signor Rosario Abisso annulla, dopo la consultazione del...

Leggi l'Editoriale Leggi l'Editoriale

Dalle nostre pagine Social

Spazio Pubblicitario

Il Sondaggio

Covid, il 31 marzo è la data giusta per togliere lo stato di emergenza?

Questo sondaggio è chiuso.

  • 54.5 %
  • No 45.5 %
Vai alla pagina dei sondaggiLeggi l'articolo