ROMA - Si sono concluse nel migliore dei modi le operazioni di sbarco degli 88 migranti a bordo della Alan Kurdi a Taranto. «Tra loro ci sono cinque minori non accompagnati e una sola donna. Tutto si è svolto nella massima tranquillità, la macchina dei soccorsi e dell'accoglienza è ormai rodata», comunica l’assessore al Welfare del Comune di Taranto, Gabriella Ficocelli. «I migranti - continua l'assessore - ora verranno accolti in hotspot dove hanno già fatto l'identificazione. Riceveranno adesso un kit per la doccia, e abbigliamento anche intimo per potersi cambiare. Avranno assistenza sanitaria ma non ci sono particolari esigenze: sono solo stanchi e provati dal viaggio». Da quanto dichiarato, in 36 ore al massimo i migranti saranno smistati. «Per ora solo i minori non accompagnati resteranno in Puglia nelle comunità educative [...] solo 21 resteranno in Italia».
IL RICOLLOCAMENTO - La macchina messa in piedi su partecipazione volontaria per il ricollocamento dei migranti sembra dare i suoi frutti. Secondo i dati del governo, delle 88 persone sbarcate, Germania e Francia dovrebbero accoglierne 60, il Portogallo 5 e l'Irlanda 2. Ne resteranno in Italia solo 21.
LA TESTIMONIANZA - Le testimonianze presenti sui corpi dei migranti parlano di un viaggio estenuante e di percussione e violenze subite, probabilmente, nei campi di prigionia. Il medico a bordo della Alan Kurdi ne sottolinea l’importanza: «I passeggeri erano stremati, soffrivano il mal di mare dovuto dalle difficili condizioni meteo marine nell'ultima settimana. Inoltre c'erano le conseguenze delle ferite di arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia».
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