BRUXELLES - I deputati alle libertà civili hanno convenuto di avviare negoziati con i ministri dell'UE per rivedere i termini e le condizioni per il controllo dei passaporti all'interno dell'area Schengen. Il codice frontiere Schengen, attualmente in fase di revisione, consente agli Stati membri di effettuare controlli temporanei del passaporto o della carta d'identità alle frontiere interne all'interno dell'area Schengen, in caso di grave minaccia all'ordine pubblico o alla sicurezza interna.
I NEGOZIATI - I negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno avviato i colloqui sulla revisione delle norme all'inizio di quest'anno, ma hanno deciso di sospendere i negoziati dopo che è diventato evidente che un compromesso non era possibile. In una votazione di martedì, gli eurodeputati della commissione per le libertà civili hanno dato il via libera, con 43 voti a favore, 12 contrari e 11 astensioni, alla ripresa dei colloqui e approvato la composizione della squadra negoziale del Parlamento. Prima che i negoziati possano iniziare, la Plenaria dovrà dare il proprio sostegno ai colloqui.
DIRITTI CIVILI - Gli eurodeputati per le libertà civili hanno confermato di voler ridurre il periodo iniziale per i controlli alle frontiere da sei mesi (come è attualmente il caso) a due mesi e di limitare qualsiasi proroga a un periodo massimo di un anno, anziché l'attuale limite massimo di due anni. Ulteriori informazioni sulla posizione del Parlamento sono disponibili qui.
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