ROMA – Identificata una proteina chiave nel processo neurodegenerativo della sclerosi multipla progressiva. Si chiama C1q, ed è prodotta dalla microglia (le cellule del sistema immunitario che difendono il cervello) nella progressione delle lesioni al cervello che non si risolvono. Sugli animali è stato dimostrato che è possibile ridurre lo stato infiammatorio bloccando questa proteina.
LA RICERCA – La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, si deve ai ricercatori dell'ospedale San Raffaele di Milano, e apre la strada a nuovi potenziali approcci terapeutici. Nei pazienti con sclerosi multipla infatti, alcune lesioni cerebrali causate dal processo infiammatorio, tipico di questa malattia, non si risolvono, ma continuano a espandersi danneggiando aree sempre più estese del tessuto nervoso. Queste lesioni in espansione sono chiamate 'placche croniche attive' e contribuiscono alla progressiva perdita di funzioni cerebrali nelle forme più gravi della malattia.
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