ROMA - Una prova orale telematica per i maturandi e niente esame di terza media. Scrutini a distanza e promozione assicurata per chi non ha esami finali da sostenere. Così terminerà l’anno scolastico 2019-2020 per i tanti studenti delle scuole secondarie in tutto il Paese, sempre che non si torni a scuola prima del 18 maggio. Questo è quanto deciso dal decreto sulla scuola approvato dal Consiglio dei ministri.
SE SI RIENTRASSE PRIMA - Nel caso, molto improbabile, che si rientri in classe prima di metà maggio, la maturità sarà composta da una prova nazionale di italiano, una seconda prova scritta decisa dalla commissione interna e una prova orale. Le commissioni saranno composte tutte da professori dell’istituto e verrà chiamato solo un presidente esterno.
IL CHIARIMENTO - La stessa Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, ha chiarito il provvedimento: «Abbiamo pensato due possibili opzioni che permetteranno di fare gli esami secondo i reali apprendimenti anche grazie al lavoro sulla didattica a distanza. Abbiamo messo in sicurezza l'anno scolastico. Non si può però assolutamente parlare di sei politico: sono categorie vetuste, la valutazione guarda alla crescita e maturazione dello studente, che è messo al centro. Se ci saranno apprendimenti da recuperare, li recupereranno a settembre».
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